30'000 ci guardano
43'000 ci leggono


Di Roby Noris



Dagli statuti di Caritas Ticino art.3

"Informare e sensibilizzare l’opinione pubblica presentando con ogni mezzo di comunicazione sociale, i fondamenti evangelici della diaconia, della carità e della dimensione sociale della fede secondo le indicazioni del Magistero della Chiesa Cattolica"

 

Quanti guardano CARITAS INSIEME TV in Ticino? 30’000 rispondono sì.
3.408 sempre; 12.847 1/2 volte al mese; 13.372 meno che mensile.

Quanti leggono questa rivista? In Ticino 43.000 persone rispondono sì.
27.006 sempre; 4.982 2/3 volte all’anno; 11.012 più raramente.

Queste sono in sintesi le cifre dell'informazione di Caritas Ticino, secondo un sondaggio realizzato nel Cantone nel mese di marzo con un campione di 1.400 persone, dall’istituto CIRM Eurotop di Lugano. 1200 persone estratte dalla totalità della popolazione sopra i 16 anni e 200 persone estratte dall’indirizzario di 10.500 indirizzi degli abbonati alla rivista Caritas Insieme. Un questionario di 40 domande per sondare, oltre al tema principale legato al progetto Sigrid Undset, l’audience della trasmissione Caritas Insieme su TeleTicino, il grado di lettura di questa rivista e la conoscenza di Caritas Ticino.

La questione nodale per Caritas Insieme è sapere se questa doppia testata televisiva e rivista, realizzata con pochissimi mezzi e per la maggior parte con forze di volontariato, raggiunga l’obiettivo in termini di pastorale della carità che Caritas Ticino ha previsto nei suoi statuti all’art. 3: "Informare e sensibilizzare l’opinione pubblica presentando con ogni mezzo di comunicazione sociale, i fondamenti evangelici della diaconia, della carità e della dimensione sociale della fede secondo le indicazioni del Magistero della Chiesa Cattolica".

Può meravigliare che per una valutazione delle prospettive di un lavoro di pastorale della carità ci si avvalga di un sondaggio che può solo misurare freddamente alcuni parametri e può anche sbagliare quando entra in merito a valutazioni che si prestano a interpretazioni e valutazioni soggettive sia degli intervistati, sia degli intervistatori. La ragione è semplice: una ricerca come questa è certamente il miglior strumento di cui si può disporre per fare delle valutazioni quantitative sull’audience e sulla lettura di Caritas Insieme che, non dimentichiamolo sono il nostro mezzo principale per realizzare quel mandato di pastorale della carità di cui parlavamo sopra a proposito degli statuti. Bisogna solo cercare di usare i dati con cautela, ed è ciò che stiamo cercando di fare da quando abbiamo ricevuto lo studio del CIRM che consiste in un malloppo di alcune centinaia di pagine, centinaia di tabelle con migliaia di numeri in cui ci si può anche perdere.

Il quadro risulta particolarmente complesso e non è il caso di addentrarsi più di tanto nei meandri delle valutazioni statistiche. Ciò che conta maggiormente è la valutazione complessiva che ci fa guardare con soddisfazione al pubblico che ci guarda e ci legge: un pubblico grandissimo per rapporto al Ticino che ha le dimensioni di un quartiere di una città, un pubblico che ci richiama a una grossa responsabilità che cercheremo di continuare a portare avanti con tutte le energie e i mezzi che riusciremo ad attivare.

La sfida continua.