SOLIDARIETÀ E VICINANZA CON IL PAPA


di PIER GIACOMO GRAMPA


Sento di dovere esprimere al Santo Padre vicinanza e solidarietà per la rinuncia cui é stato costretto, dopo avere risposto positivamente all'invito ricevuto di essere presente all'inaugurazione del 705.mo anno accademico dell'università La Sapienza di Roma. Mai nome si dimostrò tanto inadeguato. Ci che sorprende e lascia esterrefatti é che si tratta di un contesto universitario, "Universitas studiorum", dove non dovrebbe esserci nessuna barriera, né preclusione nel confronto e nel dibattito e la libertà dovrebbe essere piena e totale. L'appello del presidente della Repubblica e la condanna del capo del Governo non bastavano per offrire sicurezza. Per evitare disordini, per non esporre a danno l'integrità propria e degli altri, per non dover entrare in università a forza, scortato dalla polizia, Papa Benedetto XVI ha preferito declinare l'invito. Il degrado e lo sfascio di un paese non poteva avere espressione più emblematica. Noi gli esprimiamo sostegno e simpatia, condivisione del suo dolore, perché per uno studioso e uomo di cultura come lui non fu certo una scelta facile, né presa a cuor leggero. E non posso condividere i giudizi di quei commentatori che danno un colpo al cerchio e uno alla botte. Deplorano, e come si potrebbe non farlo, l'opposizione becera ed imbecille, ma poi scrivono che anche il Papa non deve dire le cose che dice. Dunque il Papa può parlare solo per dire cose che possono essere condivise? Come siamo lontani dai parametri evangelici. E non può non dispiacere che anche ad altre latitudini alcune porte vengano trovate chiuse. Se questa la laicità, che viene insegnata e praticata, non possiamo non essere preoccupati, né attenderci giorni sereni. E anche se solo 67 professori su 4500 e poche centinaia di studenti esagitati su 150.000 mila sono quantità insignificanti, non dobbiamo dimenticare l'aforisma antico: "Malum ex quocumque defectu". Basta una qualunque mancanza per rovinare una realtà. Il modo col quale la nostra televisione (nel TG di marted notte) ha dato la notizia, l'ho trovato di una subdola parzialità. Se ne deduceva che l'opposizione al Papa era la posizione più normale e giusta per la difesa della laicità. Quando ci sono cattivi maestri non ci si possono attendere buoni discepoli. I frutti dicono la qualità della pianta.


editoriale del GdP del 17 gennaio 2008

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