27 - 28 agosto 2005
Emissione N° 558

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"IL VANGELO IN CASA"
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Caritas Insieme TV

Sabato:
18.10
Repliche sabato:23.45
Repliche domenica: 12.55, 18.05 e 23.35
Su TeleTicino

Il Vangelo in casa

Caritas Insieme in versione estiva propone la continuazione del Vangelo in Casa, con don Giorgio Paximadi sempre in dialogo con Dante Balbo.


Continuiamo a leggere questa domenica l’epistola di S.Paolo ai Romani (Rm 12, 1-2) e la liturgia ci propone uno dei passaggi più celebri della letteratura paolina. In esso l’apostolo invita i cristiani di Roma e di ogni chiesa (le lettere come questa erano circolari che diventavano patrimonio comune), a tradurre nella loro vita l’esperienza del culto. Con il Cristianesimo si esclude la separazione fra vita e celebrazione liturgica, fra azioni e preghiere, fra spirituale e materiale. Paolo non esclude il momento cultuale, che anzi descrive esattamente in un’altra lettera, né pensa che agire e pregare siano la stessa cosa, ma semplicemente nobilita la vita intera riportandola nel dominio della presenza e della grazia del Signore. La materia, o “carne”, come la definisce S.Paolo, è una realtà negativa solo quando si oppone al disegno di salvezza, quando costringe l’uomo dentro i confini ristretti di ciò che passa e non dà vita. L’uomo nuovo, di cui ha già parlato in questa stessa lettera qualche capitolo fa, è totalmente rinnovato e tutto ciò che fa, vita, pensieri, gesti, relazioni, è rinnovato dalla grazia. Diviene perciò santo e logico tutto ciò che opera e offre al suo Signore, purché sia attento a non lasciarsi catturare dalla mentalità del secolo presente, sempre ridotta e incapace di superare i confini ristretti della soddisfazione immediata.