Progetti di CARITAS TICINO all'estero (Russia)
ACCOGLIERE i bambini con competenza
Caritas Ticino sostiene finanziariamente, in collaborazione con la Caritas Ambrosiana, il progetto di formazione per operatori specializzati della Caritas parte asiatica della Russia

Di Marco Fantoni



Occuparsi di carità in un’area che copertine/copre 13.6 milioni di chilometri quadrati. Per rendere l’idea, prendete una carta dell’Europa, date un occhio alla Svizzera, spostatevi verso est fino ai Monti Urali e da lí portatevi fino ai confini del Giappone. È la parte asiatica della Russia, quella Siberia che a noi ricorda le temperature rigide dei lunghi inverni o quelle regioni in cui venivano mandati i carcerati a scontare le pene.
A Novosibirsk, sede centrale, opera la Caritas parte asiatica della Russia, sotto la responsabilità di Mons. Joseph Werth e con la direzione di don Ubaldo Orlandelli.

Dell’esperienza di don Ubaldo ne avevamo già parlato durante una nostra trasmissione televisiva e sulla rivista n. 5 del 1998. Nella sua testimonianza si poteva notare l’opera di sacerdote missionario che spaziava dall’impegno pastorale a quello più sociale. L’accento veniva posto soprattutto sull’esigenza di avere persone formate all’interno della Caritas, per poter far fronte in modo puntuale alle richieste di chi, oggi, si rivolge alle strutture gestite dalle diverse Caritas locali. Questo anche come conseguenza dell’evoluzione avuta durante gli ultimi anni in Russia.
Uno dei bisogni emersi nell’opera di don Ubaldo e dei suoi collaboratori è quello di sostenere l’infanzia in tutti i suoi aspetti. In effetti, l’attuale politica economica aggrava le disuguaglianze sociali. Indebolisce la sicurezza sociale, incrementa la migrazione di popolazioni e porta a disturbi sociali, vedi scioperi. Di questo ne fanno le spese i più deboli, la parte meno protetta della società, i bambini appunto. Diventa dunque determinante che le persone che si occupano di loro, possano farlo in modo da poter aiutare completamente il bambino ad uscire da quelle situazioni di precarietà in cui si trova. Si tratta soprattutto di bambini orfani, disabili, delinquenti minorenni. Le conseguenze, purtroppo, le leggiamo giornalmente sui quotidiani. I bambini abbandonati, sono trattati con indifferenza dai loro genitori e si ritrovano per le strade a trascorrere il tempo libero, ma soprattutto per le principali necessità: il cibo, i vestiti, i soldi. Sono così coinvolti nei peggiori fenomeni della società: dipendenza da droghe, furti, elemosine, prostituzione. Questo li porta alla totale mancanza di educazione scolastica. Sistemati in riformatori, alla loro uscita rischiano di ritornare alla vita sulla strada proprio perché la loro condizione di vita non è migliorata.
Esiste anche il problema medico nei confronti dei bambini disabili, dove la mancanza di personale specializzato causa una serie di difficoltà nella loro cura. Ma oltre a questo, i bambini si sentono soli, inutili ed in stato di depressione. Dunque anche in questo caso l’attenzione qualificata verso di loro è prioritaria.
A questa situazione stanno provvedendo le diverse associazioni caritatevoli della parte asiatica della Russia. Gruppi di volontari hanno lavorato con bambini piccoli, organizzando discussioni, letture e giochi.


L’impegno della Caritas a Novosibirsk

La Caritas parte asiatica della Russia, finanzia la costruzione del primo centro d’accoglienza non statale in Russia, per orfani e bambini abbandonati. Il centro accoglie 50 bambini. Secondo le informazioni in possesso dell’Amministrazione regionale dell’educazione di Novosibirsk, città di due milioni di abitanti, risultano circa quattromila bambini orfani che vivono in case d’accoglienza per bambini di tutta la regione. Più di 500 vivono nelle accoglienze temporanee, in attesa di essere accettati in un centro d’accoglienza di lunga durata.
In proposito don Ubaldo Orlandelli ci diceva: "... dal 1991 al 1998 gli orfanotrofi a Novosibirsk erano tre. Nel 1998 diciotto. Questo evidenzia quindi quello che è lo sfascio della famiglia. Da noi abbiamo due bambine, dove il padre ha ucciso sotto i loro occhi la madre. Quindi hanno anche dei traumi incredibili. Per me è stato un miracolo vedere come l’ambiente che abbiamo costruito favorisca il miglioramento. Abbiamo cercato di costruire un edificio bello e le condizioni in cui li abbiamo posti, non sono di camerate, ma di stanzette per due bambini. Hanno il loro bagno ed una piccola cucina dove possono vivere come se fossero in un piccolo appartamento. Questa situazione famigliare ha fatto si che i bambini rifiorissero in poco tempo, tanto più che l’amministrazione si è perfino meravigliata di questo e dà anche aiuti per il loro mantenimento. Uno di questi, è il pagamento del riscaldamento che è una delle spese maggiori in una situazione come quella siberiana".
A Khabarovsk un gruppo di Caritas organizza regolarmente visite a bambini le cui madri sono accusate di reati e "scontano" le sentenze in riformatorio. Raccolgono inoltre vestiti, giocattoli e libri per questi bambini.
A Tomsk volontari, visitano un riformatorio per criminali minorenni, aiutando con medicine, dando appoggio morale ed assistenza dopo il loro rilascio.
Come fa notare la stessa Caritas, i volontari sono delle persone che non hanno un profilo professionale nel lavoro sociale e non hanno la possibilità di dedicare tutto il loro tempo in questo tipo di lavoro. È per questo che c’è una grande mancanza di specialisti che possano prestare un’assistenza psicologica professionale.
L’operato della Caritas va nel senso di non considerare questi bambini perduti per la società , offrendo loro una soluzione alternativa: aiuti professionali di specialisti qualificati potranno dare la possibilità di risolvere problemi con cui i bambini sono confrontati, questo aiuterà a creare lo sviluppo sociale favorevole che essi necessitano. Una differente qualità di assistenza incoraggerà così i bambini a diventare creativi ed autosufficienti.
Caritas Ticino ha ricevuto la richiesta di sostegno per il centro d’accoglienza di Novosibirsk che per la sola costruzione necessita di una spesa di USD 470’000. Caritas Ticino partecipa a questo progetto con un contributo di Fr. 50’000. Un ulteriore piccolo segno di speranza grazie alla generosità di benefattori che contribuiscono a valorizzare quelle opere che la Chiesa sviluppa a favore dei più deboli ed in modo particolare dell’infanzia. Il servizio della Caritas parte asiatica della Russia è appunto da leggere come impegno missionario attraverso le opere quale testimonianza di unità della Chiesa.