Quel giorno sul GOLGOTA
L’ipotesi più plausibile: Gesù morì l’8 aprile dell’anno 30, all’età di 37 anni

Di Giovanni Pellegri



Sappiamo che il Vangelo non è innanzitutto un libro storico, tuttavia tramite le indicazioni cronologiche riportate nei Vangeli, si può individuare un torno di tempo all'interno del quale collocare la nascita di Gesù (vedi rivista Caritas Insieme, nov-dic 98). Si può applicare lo stesso metodo di indagine per cercare di individuare una data plausibile per la prima Pasqua cristiana della storia?


I dati storici

Tutti sappiamo che Gesù morì sotto Ponzio Pilato. Questo permette facilmente di collocare in un preciso momento storico la morte di Gesù. Tra l’anno 26 d.C. e l’anno 36 d.C. infatti Pilato rivestì la carica di procuratore di Giudea dell’Impero Romano a Gerusalemme.
Ma nei Vangeli sono nascoste anche altre indicazioni cronologiche che consentono di restringere questo torno di tempo. Gesù, all’inizio del suo ministero aveva secondo Luca (Lc 3,23) "circa trent’anni". Secondo gli esegeti l’indicazione di Luca non denota molto genericamente un età compresa tre i 25 e i 35 anni, ma un’età importante rispetto all’osservanza dei precetti della Legge. Nel libro dei Numeri si prescrive un’età superiore ai trent’anni per compiere qualsiasi ufficio per il servizio nel tabernacolo. Gesù aveva quindi più di trent’anni, come d’altronde anche Giovanni Battista, nato sei mesi prima di Gesù, e che predicava lungo il Giordano. Ma per motivare l’espressione "aveva circa trent’anni" Gesù doveva averne meno di 36-37 anni.
I Vangeli ci informano inoltre che Gesù aveva circa trent’anni nel XV anno di Tiberio. Lasciando agli storici e agli esegeti i dettagli dell’analisi di questa referenza storica, l’espressione "XV anno di Tiberio" definisce un arco di tempo compreso tra l’autunno del 27 d.C. e l’estate del 29 d.C. A quelle date, come detto, Gesù aveva circa 35 anni.
Vi è infine un ultimo indizio interessante: Gesù, durante la prima Pasqua della sua vita pubblica, affermò che se il tempio di Gerusalemme fosse abbattuto l’avrebbe ricostruito in tre giorni. A questa affermazione provocatoria, i Giudei obiettarono: "In 46 anni è stato costruito, e tu lo farai sorgere in tre giorni?" (Gv 2, 13-20).
I dati storici ci indicano che la ricostruzione del tempio cominciò nel periodo invernale del XVIII anno di Erode, ciò che corrisponde all’inverno del 18/19 a.C. Calcolando 46 anni da allora arriviamo all’inverno 27/28 d.C. Questa data conferma quella precedente e ci permette di concludere che la vita pubblica di Gesù iniziò tra il 27 e il 29 d.C. Risalendo di 35 anni dal 28 d.C. confermiamo pure le ipotesi sulla data di nascita di Gesù (situata attorno al 7 a.C.).
Calcolando un periodo di circa tre anni di vita pubblica, la data della morte di Gesù è da ricercare nell’intervallo compreso tra il 30 e il 32 d.C. Secondo queste ipotesi Gesù morì ad un’età compresa tra i 37 e i 39 anni.


I dati astronomici

Secondo l’evangelista Giovanni, Gesù è morto il giorno della Pasqua ebraica. Per gli evangelisti sinottici (Matteo, Marco e Luca), la crocifissione è avvenuta alla vigilia della Pasqua ebraica.
Nonostante questa differenza si può concludere che Gesù fu crocifisso il 14 o il 15 Nisan. Nella notte del 14 Nisan ci fu un plenilunio (vedi articolo sulla data della Pasqua, a fianco).
Luca, Matteo e Marco narrano che verso mezzogiorno il Sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio (per esempio Lc, 23, 44). Questo evento purtroppo non è riconducibile ad un preciso fenomeno astronomico, fatto che avrebbe permesso di situare precisamente il giorno della crocifissione. Dalla narrazione degli evangelisti si capisce che l’evento non fu un’eclissi di Sole. Essa non può mai avvenire il giorno della Pasqua ebraica perché le eclissi di Sole possono avvenire soltanto in fase di Luna nuova, mentre la Pasqua ebraica per definizione avviene durante un plenilunio. Inoltre un’eclissi totale di Sole dura solo qualche minuto, mentre gli evangelisti parlano di un fenomeno durato tre ore.
Il cielo oscuro è forse solo da mettere in relazione con il parallelismo esistente tra Gesù e la luce. La crocifissione uccise "la luce del mondo", gettando nelle tenebre la Terra. Questo strano fenomeno potrebbe anche essere spiegato con un evento meteorologico, caricato in seguito di un forte significato simbolico.
I dati astronomici sembrerebbero quindi inutili nella ricerca della data della morte di Gesù. Vi è però ancora un’altra possibilità: potremmo immaginare che durante la notte seguente alla crocifissione, ci fu un’eclissi di Luna, che la tradizione ha tramandato trasformandola in eclissi di Sole. Se questo evento astronomico è realmente accaduto, bisogna ricercare un’eclissi di Luna avvenuta un venerdì 14 Nisan a Gerusalemme. Se ne trova effettivamente una con queste caratteristiche: è quella del 3 aprile del 33. Questa data è però probabilmente da scartare perché è fuori dal limite fissato precedentemente con i dati cronologici riportati dal Vangelo.
Escludendo che sopra al Golgota avvenne un fenomeno astronomico particolare - scartiamo quindi sia l’ipotesi dell’eclissi di Sole, sia quella dell’eclissi di Luna - dobbiamo allora spostare ad un livello metaforico la descrizioni delle tenebre. In questo modo la ricerca della data plausibile per la crocifissione diviene più semplice. I dati cronologici riportati dai Vangeli indicano che Gesù morì un venerdì tra il 30 e il 32 d.C., il 14 o 15 Nisan con un plenilunio. Troviamo una sola data compatibile con questi dati, è quella dell’8 aprile dell’anno 30. Gesù, a quella data, aveva circa 37 anni.