Da Caritas Insieme TV
Incontro alla buona morte?
Anteprima TV del ciclo di conferenze sull'eutanasia alla Facoltà di Teologia


Il ciclo di conferenze che la Facoltà di Teologia di Lugano e Caritas Ticino stanno presentando in questi giorni, è stato annunciato da una emissione, la centesima, di Caritas Insieme TV.
Nostri ospiti erano due protagonisti di questo percorso, il prof. Giorgio Campanini, che ha inaugurato il ciclo con un'analisi del contesto socio-culturale in cui si propone il tema dell'eutanasia e P. Lino Ciccone, che il 10 dicembre chiuderà, si fa per dire, il cammino delle esposizioni, trattando gli aspetti etici della questione.

Dal dialogo con i nostri convenuti televisivi abbiamo estratto qualche spunto che ci sembra particolarmente interessante.

D:Perché parlare ancora di eutanasia?

Prof. Campanini: "E' necessario parlarne, perché il rischio che sta correndo la civiltà occidentale è quello di trasferire quasi soltanto nella mano dei medici la decisione sulla vita e sulla morte.
... Occorre che i cittadini diventino consapevoli che in qualche modo, è in gioco anche il loro destino."

D: La libertà di scegliere di concludere una vita che non si ritenga più degna di essere vissuta, non è un problema individuale e non delegabile?

Prof. Campanini: "...Spesso dietro la richiesta di eutanasia c'è una implicita richiesta di aiuto. Un malato che dice al medico: - Io vorrei morire, - in realtà formula un'altra domanda: - Vorrei essere aiutato a vivere, vorrei che si fosse vicini alla mia sofferenza, al mio dramma. -"

D: Una apertura legale non implica una scelta di fondo per l'eutana-sia, che sarebbe una soluzione estrema. Perché costituisce un problema?

Prof. Ciccone: "... Anche senza fare appello a concezioni filosofiche o religiose, si va davvero sulla linea di questa grande conqui-sta di civiltà che è stata la Dichiarazione Universale dei Diritti, non del cittadino, ma dell'Uomo, che quindi uno possiede per il semplice fatto che è uomo. La società non glieli conferisce, ma è chiamata a rispettarli e a farli rispettare."
Prof. Campanini: "...Pochissime legislazioni puniscono esplicita-mente il suicidio, però, nessuna legislazione riconosce esplici-tamente il diritto al suicidio. Tra l'altro, è da notare che, come risulta dalla letteratura, sono pochissimi i malati terminali che si uccidono."

D: Quale è allora la logica che rende così terribilmente ragionevole l'invito della cultura contemporanea ad aderire all'eutanasia come ad un'opera oserei dire quasi benefica?

Prof. Ciccone: "...In quel cammino culturale fatto da alcuni secoli a questa parte e che presenta tanti aspetti positivi ed esaltanti, vi sono anche degli aspetti disumani e disumanizzanti, dei quali non sempre si prende coscienza. Questa cultura tradisce questi suoi aspetti disumani, quando approda a traguardi di morte, addirittura di morte inflitta e non soltanto di morte scelta."

· 10 dicembre, ore 20.15, Facoltà di Teologia di Lugano: aspetto etico-morale con P. Lino Ciccone.
· 14 dicembre, ore 18.45, su TLC: Caritas Insieme dedicata al ciclo di conferenze sull'eutanasia.